Le castagne non solo sono un delizioso frutto autunnale, ma offrono anche un ricco valore nutrizionale. Ricche di carboidrati complessi, forniscono energia sostenuta e sono anche una buona fonte di fibre, favorendo la salute digestiva. Contengono vitamina C per sostenere il sistema immunitario, vitamine del gruppo B per il metabolismo e minerali come il potassio per la salute cardiaca e il manganese per le funzioni enzimatiche.
Sono ricche in folati il cui ruolo è molto importante per le cellule del sangue e della pelle e sono importantissimi nella formazione dell’embrione. Dunque, le castagne sono consigliate in stato di gravidanza sempre con moderazione.
Inoltre, sono:
- utili per preservare o ripristinare la regolarità intestinale;
- utili per limitare l’assorbimento del colesterolo per la presenza di fibra e acidi grassi Omega-3 e Omega-6 ;
- caratterizzate da un’ottima digeribilità;
- perfette dopo l’attività fisica;
- hanno un’attività prebiotica, ovvero fungono da cibo per la nostra flora intestinale.
Castagne, come conservarle
Proprio per tutte le caratteristiche che presentano e per il loro sapore ricco e la versatilità in cucina non sarebbe bello poterle conservare e gustare durante tutto l’anno o almeno in parte?
Vediamo quali possono essere le modalità di conservazione delle castagne in modo da poterle gustare anche fuori dal loro periodo.
- l’essiccazione: la tradizionale tecnica di essiccazione permette alle castagne di conservare gran parte dei loro valori nutrizionali per diversi mesi se conservate correttamente in sacchetti o barattoli ermetici. Occorre esporle al sole per un paio di mesi con tutta la buccia, e tenerle al riparo dall’umidità. Quando la buccia si staccherà senza difficoltà le castagne saranno pronte per essere conservate. Per utilizzarle si possono reidratare o tritare fino a renderle farina.
- Il congelamento: ebbene sì le castagne si possono congelare! E’ un ottimo modo per preservare il loro contenuto nutrizionale per periodi lunghi senza compromettere la qualità. Si possono conservare in freezer fino a 12 mesi. Il procedimento è semplice: si sciacquano e asciugano per bene, poi si incidono sulla parte della gobba e infine si congelano o in contenitori o in sacchetti idonei e specifici. Quando si avrà voglia di caldarroste basta prenderle da freezer e procedere alla cottura (che a mio avviso è eccellente anche in friggitrice ad aria).
- L’annegamento: è un metodo casalingo di conservazione di questo succulento frutto. Si chiama anche novena perchè è un procedimento che dura 9 giorni. Le castagne vengono messe in acqua e i primi 4 giorni l’acqua viene cambiata solo per metà, mentre nei restanti 5 totalmente. Trascorsi i 9 giorni le castagne devono essere asciugate bene per poi essere conservate per la massimo 3 mesi.
- Altro metodo di conservazione è l’insabbiatura: le castagne vanno alternate a uno strato di sabbia o anche segatura che probabilmente è più facile da reperire e più igienica, e possono essere così conservate senza alterarsi 3-6 mesi.
L’uno o l’altro metodo di conservazione ci possono tornare utili per approfittare di questo frutto anche quando non è più il suo tempo.
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Per approfondire la conoscenza sulle castagne ecco un altro interessante articolo: https://magazinepragma.com/enogastronomia/e-tempo-di-castagne-ecco-come-gustarle/