Avete notato che i prezzi aumentano ogni volta che si fa la spesa? L’importo sullo scontrino risulta essere sempre più alto; è come se tutto costasse il triplo di prima. Eppure il carrello sembra contenere sempre gli stessi prodotti. Cosa è successo?
Cosa s’intende per “sgrammatura” o “riporzionamento”?
Recentemente si è parlato molto di “sgrammatura” o “riporzionamento“, termini che indicano la riduzione delle quantità di prodotto senza una – almeno apparente – variazione del prezzo. In altre parole, si ottiene meno spendendo la stessa cifra.
Una faccenda che ricorda un vecchio filmm quello in cui i bambini si rimpiccioliscono: “Cara, si sono ristretti i ragazzi!”; i ragazzi sono sempre li stessi, ad esser cambiate sono le loro dimensioni.
La “sgrammatura” riguarda le confezioni dei prodotti che acquistiamo. I pacchi e le confezioni sembrano mantenere le stesse dimensioni; realtà contengono meno prodotto. Potreste non accorgervene subito, ma col tempo, questa tattica porta ad un aumento del costo per quantità inferiore di prodotto.
Confezioni più piccole, stesso prezzo?
Molte aziende hanno adottato questa pratica, riducendo le dimensioni dei prodotti mantenendo però inalterato il prezzo. Pasta, caffè, biscotti, detersivi: nessun prodotto è immune. Alcune aziende hanno addirittura aumentato il prezzo, oltre a diminuire le quantità, arrivando a un aumento effettivo superiore al 50%.
Per esempio, una confezione di formaggio spalmabile che costava €1,50 potrebbe ora costare lo stesso, ma contenere solo 175g invece di 200g. Stiamo pagando la stessa cifra, ma ottenendo meno prodotto.
Questo non è un fenomeno nuovo, ma negli ultimi tempi si è diffuso rapidamente, specialmente a causa dell’aumento dell’inflazione e delle difficoltà economiche globali. La cosa sorprendente è che questa pratica è legale. Tutte le informazioni necessarie per notare la differenza sono sulle confezioni, ma spesso i consumatori sono troppo affrettati e distratti per notare questi dettagli.
Sgrammatura, un inganno che ha un forte impatto sul potere d’acquisto
Le aziende utilizzano questa tattica per vari motivi:
- per mantenere la qualità riducendo i costi di produzione,
- per rimanere competitivi sul mercato senza aumentare direttamente i prezzi.
- per non perdere clienti che potrebbero non essere disposti ad accettare un aumento di prezzo diretto.
Questo “inganno” ha un forte impatto sul potere d’acquisto dei consumatori, che ottengono meno prodotto per la stessa spesa. Se ci pensiamo bene il “riporzionamento” porta ad un aumento significativo della spesa totale, poiché i consumatori potrebbero essere costretti ad acquistare un numero maggiore di confezioni per soddisfare le proprie esigenze.
Come evitare di farsi ingannare
Per evitare di essere ingannati da questa pratica, ecco alcuni consigli pratici:
- Tenere traccia dei prezzi e delle quantità dei prodotti comprati frequentemente.
- Quando si fa la spesa, è opportuno confrontare il prezzo al kg o al litro delle confezioni.
- Leggere sempre gli ingredienti e preferire prodotti con standard qualitativi elevati.
- Verifica attentamente il costo, specialmente durante le offerte, per evitare trappole.
Ad esempio, quando vediamo offerte per biscotti, controlliamo attentamente il costo al kg per scegliere l’opzione più conveniente. Anche se sembra complicato, abbiamo sempre il telefono per calcolare il costo al kg e fare la scelta migliore.
In conclusione, è essenziale prestare attenzione a questa pratica e fare scelte informate durante gli acquisti. Con un po’ di attenzione e consapevolezza, si possono evitare confezioni più piccole ad un prezzo simile, ma in fondo maggiorato.
Il vostro portafogli ed il bilancio famigliare vi ringrazieranno.
