Da bambina mi è stato detto tante volte: “Pare ‘a muta ‘e Puortece!” (Sembra la muta di Portici). Parlavo poco (oggi troppo), ma la mia era solo timidezza. Dire a qualcuno “Pare ‘a muta ‘e Puortece” ha, invece, tutt’altro significato e oggi grazie a ESPRESSO NAPOLETANO, la rubrica domenicale di MAGAZINE PRAGMA, vi spieghiamo cosa si intende dire con quest’antica espressione.
“A muta ‘e Puortece”, chi era la muta di Portici?
Dire a qualcuno “Pare ‘a muta ‘e Puortece“, (Sembra la muta di Portici) significa etichettare una persona che, su una determinata faccenda, preferisce tacere. Non è un modo di dire campato in aria. Alla base ha una storia ben precisa.
Diciamo subito che “La piccola muta di Portici” è un’opera lirica musicata da Daniel Auber, meglio conosciuta con il falso titolo di “Masaniello”. Si tratta di un’opera ambientata tra Napoli e Portici nel 1647. Nell’opera uno dei personaggi è la muta Fenella che dopo esser stata sedotta dal duca Alfonso, viene fatta incarcerare. Ora accadde che proprio durante le nozze del duca Alfonso con la principessa Elvira, alla quale Fenella aveva chiesto protezione, quest’ultima riconoscendo nel duca il suo seduttore e carceriere, mandò a monte il matrimonio. Costretta a fuggire, la muta Fenella si rifugiò presso suo fratello, Masaniello.
L’ira della principessa Elvira non durò molto. Il duca Alfonso e la neo duchessa contrassero comunque matrimonio e costretti a fuggire si rifugiarono anch’essi presso Masaniello.
Rientrato a Napoli il duca Alfonso, non esitò a tradire Masaniello contribuendo alla condanna a morte del rivoluzionario. Nell’istante in cui Masaniello spirò, il Vesuvio manifestò il suo dolore con una violenta eruzione. Fenella, appresa la notizia della morte del fratello, morì gettandosi tra la lava.
Oltre all’opera lirica, La muta di Portici” è anche un film degli anni Cinquanta diretto da Giorgio Ansoldi. Nel film Fenella diventò muta a causa delle torture subite durante la sua carcerazione.
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(la foto in copertina, pubblica su Facebook, si riferisce ad altro film che ha per protagonista Masaniello. Il film “Masaniello – Amore e Libertà” è diretto da Angelo Antonioni ed ha per protagonisti Sergio Assisi e Anna Ammirati)
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Per ESPRESSO NAPOLETANO anche:
- “A Maronna t’accupagna”
- “Adda venì Baffone”
- “O cippo a Furcella
- “Pare ‘a trummetta a Vicaria”
- “Pare ‘a nave ‘e Franceschiello
- “Giorgio se ne vò jì e ‘o vescovo ne ‘o vò mannà“.
- “Giacchino mettette ‘a legge e Giacchino fuje acciso”
- “O Padreterno nun è mercante ca pava ‘o sabbato”.