Le pagelle dello scudetto interista: il muro SDB


Le pagelle dello scudetto interista, la SDB alla base dello splendido girone di ritorno, Ranocchia prezioso, Kolarov uomo spogliatoio.

L’Inter domenica ha vinto il 19mo scudetto della sua storia “dal divano”; dopo aver battuto il Crotone sabato, i nerazzurri hanno avuto la certezza matematica del titolo a causa del pareggio tra Sassuolo e l’Atalanta seconda in classifica. Andiamo a vedere le pagelle dello scudetto interista, nel dettaglio quelle di portieri e difensori.

LE PAGELLE DELLO SCUDETTO INTERISTA

HANDANOVIC 7: il capitano interista è stato decisivo tra i pali con molte prestazioni più che sufficienti anche se non superbe, l’estremo difensore è stato straordinario soprattutto nella gara di andata contro il Napoli. Inoltre lo sloveno è cresciuto tantissimo (non solo quest’anno) nel gioco palla a terra, facilitando la costruzione dal basso. Il portiere è stato criticato maggiormente forse nell’anno in cui meno lo meritava. Sia chiaro, forse non è stata la sua stagione migliore ma sicuramente una delle migliori, al netto delle gare con Napoli, Spezia ed Hellas Verona in cui ha fatto errori non da lui anche se a Scudetto praticamente già conquistato. 

RADU e PADELLI s. v.: mai chiamati in causa, Handanovic ha giocato ogni minuto del campionato. Forse ora che la squadra ha raggiunto l’obiettivo avranno qualche chance per mettersi in mostra, magari il primo più del secondo. 

SKRINIAR 8: il centrale slovacco l’estate scorsa sembrava non riuscire ad integrarsi nella difesa a tre finendo addirittura sul mercato. Tuttavia dalla nona giornata in poi ha conquistato il posto da titolare e non lo ha più lasciato a suon di prestazioni granitiche. Non è al pari degli altri due colleghi in quanto a costruzione della manovra, ma è quello più in grado di vincere duelli fisici ed aerei con gli avversari. Ha regalato anche importanti bonus in attacco, molto rilevante il goal che ha deciso il match casalingo contro l’Atalanta. Ora è senza dubbio uno dei migliori centrali della Serie A. 

DE VRIJ 8: un difensore con i piedi di un centrocampista, anche se quest’anno ha dovuto fare meno il regista rispetto alla passata stagione, soprattutto dopo l’inserimento in pianta stabile di Eriksen tra i titolari. Ha usato la sua esperienza per comandare tutto il reparto, valutando perfettamente quando intervenire in anticipo e quando temporeggiare. La sua classe gli permette di cavarsela spesso senza ricorrere al fallo. 

BASTONI 8: colui che più è cresciuto, insieme a Barella, sotto la guida di Antonio Conte. Come De Vrij, anche lui ha tecnica sopra la media del reparto: è dotato di un sinistro fuori dal comune che ha usato spesso e volentieri per calibrare lanci lunghi per le punte. Meraviglioso il suo assist di 60 metri per il goal di Barella contro la Juventus. È ancora molto giovane e perciò ha importantissimi margini di miglioramento. 

KOLAROV 5: nella prima parte di stagione è stato chiamato in causa in un ruolo in cui in passato si è adattato abbastanza bene, ma quest’anno ha fatto molta fatica. Gli anni passano per tutti e lui si è dimostrato lento per ricoprire il ruolo di braccetto della difesa a tre. Emblematica la brutta prestazione nel derby di andata. Non è, però, tutta colpa sua, dato che non ha avuto occasioni per mettersi in mostra come terzino sinistro, ruolo non contemplato nel 3-5-2 Contiano. Qualche volta ha provato a mettersi in luce con il suo sinistro maligno, ma nel prosieguo del campionato col rientro della SDB ha trovato pochissimo spazio. Da sottolineare però la capacità di “fare spogliatoio”, ha seguito da vicino spesso e volentieri i suoi compagni anche quando era infortunato. 

RANOCCHIA 7: riserva di De Vrij con caratteristiche estremamente differenti rispetto all’olandese. L’italiano infatti è quasi esclusivamente un marcatore che non predilige compiti di impostazione. Ha giocato bene quando è stato interpellato, soprattutto considerando che già da qualche mese si dice che non gli verrà rinnovato il contratto in scadenza. Professionista serissimo e anche lui uomo spogliatoio. 

D’AMBROSIO 6,5: jolly difensivo, dai goal pesanti come Darmian (che collochiamo tra i centrocampisti, perché è stato impiegato di più in quella posizione). Ha siglato 3 reti quasi tutte importanti ai fini del risultato, soprattutto quella alla prima giornata contro la Fiorentina. Inizialmente sembrava poter giocare parecchio al posto di Skriniar come centrale di destra, ma col tempo lo slovacco ha dato più garanzie in termini di marcatura. È stato vittima anche di un infortunio al ginocchio e del Coronavirus, ma ciò non gli ha impedito di ritagliarsi uno spazio. 

Qui le pagelle di centrocampisti ed esterni. Qui quelle di attaccanti e allenatore.

(Fonte immagine in evidenza: pagina Facebook F. C. Internazionale)

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