“Faccia gialluta, accurr’ e stuta sta lampa de ‘nfierno”


Lo storico e giornalista Vittorio Gleijeses (1919-2009) a proposito di San Gennaro: “È stato detto che San Gennaro è l’anima di Napoli. Si potrebbe dire qualcosa di più. San Gennaro è il sentimento di un popolo che, nonostante le sconfitte, le delusioni, le amarezze patite nella sua lunga e dolorosa storia, trova ancora la forza di sperare, di lottare, di vivere.”

Il prodigio di San Gennaro

Oggi 19 Settembre la Chiesa celebra San Gennaro Vescovo, patrono di Napoli, protettore degli orafi e dei donatori di sangue. Notorio è il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro custodito nella reale cappella del Tesoro di San Gennaro, nel Duomo di Napoli.

Il miracolo della liquefazione è uno degli eventi più sentiti della comunità partenopea. L’evento si ripete tre volte all’anno, ma le ultime due volte, il patrono di Napoli ha fatto tremare non poco il popolo partenopeo. La mancata liquefazione, infatti, rappresenta per i napoletani un segno di grande sventura. Tutte le volte che il sangue non si è sciolto si sono verificati eventi tragici come guerre, carestie, epidemie e terremoti.

Se notorio è il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro, non tutti però conoscono le invocazioni rivolte al santo affinchè si verifichi il miracolo. Di seguito una delle preghiere a San Gennaro.

“Faccia gialluta, accurr’ e stuta sta lampa de ‘nfierno”

“Faccia gialluta, accurr’ e stuta sta lampa de ‘nfierno. Ora pro nobis.
San Gennaro mio putente, tu scioscia chesta cènnera e sarv’ a tanta gente d’ ‘a morte ‘e lav’ ardente. Ora pro nobis.
Miserere miserere! Songo ‘e peccate pro me pate, san Gennaro, miserere! Tu si’ ‘o prutettore nuosto: san Gennaro miserere. Ora pro nobis.
Dill’a Dio, a Crist’ e i Sante . ca pentute simmo tutte quante, ca peccà’ chiù nu’ bulimmo, eccu cà pentute simmo. ‘Razia ‘razia, san Gennaro, a fùrmena, tempestate, a scuritata magna, libera nos Dòmene.
San Gennaro, ora pro nobis.
San Gennaro, miserere, chistu populo è fedele, san Gennaro miserere.

“Faccia gialluta, accurr’ e stuta sta lampa de ‘nfierno” (Faccia ingiallita accorri e spegni questo fuoco dell’inferno)

Faccia ingiallita, | accorri e spegni | questo fuoco dell’inferno. | Ora pro nobis. || San Gennaro mio potente, | tu soffia via questa cenere | e salva tanta gente | dalla morte della lava ardente. | Ora pro nobis. || Miserere misere! | Sono i peccati | pro me […], | san Gennaro, miserere! | Tu sei il nostro protettore: | san Gennaro miserere. | Ora pro nobis. || Dillo a Dio, a Cristo e ai Santi | che pentiti siamo tutti, | che non vogliamo più peccare, | ecco qui siamo pentiti. | Grazia grazia, san Gennaro, | da fulmini, tempeste, | dalla grande oscurità, libera nos Domine. | San Gennaro, ora pro nobis, | San Gennaro, miserere, | questo popolo è fedele, san Gennaro miserere.

Per ESPRESSO NAPOLETANO anche:

 

 

spot_img

LEGGI ANCHE

Robotica logistica 2024: innovazioni e tendenze dell’anno

Robotica logistica 2024: innovazioni e tendenze dell'anno. La robotica per la logistica in continua evoluzione tra magazzini e distribuzione.

Don Carlo e il sogno borbonico: Napoli, capitale di un regno custode di tesori

10 Maggio 1734, Napoli - Il giovane Don Carlo, reduce dal vaiolo, entra a Napoli dalle parti di Porta Capuana (ingresso orientale della città...

spot_img

ULTIME NOTIZIE

PUBBLICITA