“A Sant’Aniello nun tucca’ né forbice e né curtiello”, cosa significa?


Domenica scorsa ESPRESSO NAPOLETANO, la rubrica domenicale di MAGAZINE PRAGMA vi ha raccontato perchè si dice “A Santa Lucia nu passo ‘e gallina e e Sans’Aniello nu passo ‘e pecuriello”. A Sant’Aniello però è legato anche un altro curioso modo di dire. Avete mai sentito dire: “A Sant’Aniello nun tucca’ né forbice e né curtiello”?

“A Sant’Aniello nun tucca’ né forbice e né curtiello”, cosa significa?

Sant’Aniello, i cui festeggiamenti si svolgono il 14 dicembre, il giorno dopo quelli di Santa Lucia, è noto per essere un santo particolarmente permaloso. Egli è il santo protettore delle partorienti. Nel giorno di Sant’Aniello le donne incinte, secondo la tradizione, devono omaggiare il lsanto recandosi in una delle chiese ad egli dedicate.

Chi omette di adempiere a questo rito, suscita l’ira del santo che è anche vendicativo. Per questo motivo le donne incinte che non hanno omaggiato il santo recandosi in chiesa è bene che stiano alla larga da punte di forbici e coltelli perchè il nascituro che portano in grembo potrebbe mascere mutilato di un arto.

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